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Cos'è la libertà di stampa? L’articolo 21 della Costituzione Italiana.

Roma, 17.01.2019 Money -  La libertà di stampa è uno dei pilastri fondamentali dello Stato democratico. Nell'ordinamento italiano è disciplinata dall’articolo 21. Testo e spiegazione:  Per libertà di stampa bisogna intendere la libertà di esprimere e comunicare informazioni su giornali, radio, televisioni e via Internet, da parte dei privati cittadini e delle loro associazioni. Si tratta di uno dei pilastri imprescindibili dello Stato democratico, indice del rispetto di tutti gli altri diritti fondamentali dell’individuo. Nel nostro ordinamento, la libertà di stampa è prevista e tutelata dall’articolo 21 della Costituzione, con lo scopo di salvaguardare il diritto alla libera manifestazione del pensiero e del pluralismo ideologico. Si tratta di un articolo complesso, nel quale i padri costituenti hanno voluto incastonare il diritto dell’individuo ad esprimersi con qualsiasi mezzo, senza censure e senza dover chiedere autorizzazioni alle autorità, seppur con alcune eccezioni. 
L’articolo 21: "La libertà di stampa è uno dei presupposti fondamentali su cui si fonda lo Stato democratico, infatti la sua estensione o restrizione è indice del grado di libertà di cui godono non solo le testate giornalistiche ma anche tutti i cittadini di un determinato Paese. Nella Costituzione italiana, la libertà di stampa trova tutela nell’articolo 21, composto da 5 commi che ne spiegano il significato, l’estensione e le ipotesi di limitazione di tale libertà. Dunque:  "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, sporgere denunzia all’Autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni."
La ratio legis di questo articolo di Isabella Policarpio è tutelare la libertà di espressione e di pensiero che sta alla base del pluralismo ideologico moderno e dello Stato di diritto. - La libertà di manifestazione del pensiero e la connessa libertà di stampa sono un valori fondamentali della società democratica moderna. L’articolo 21 della Costituzione italiana ne garantisce l’inviolabilità in ogni sua forma, scritta o parlata e con ogni altro mezzo di diffusione. Si tratta di una libertà inalienabile in quanto assicura la formazione del un convincimento personale di ogni individuo e consente di maturare un’opinione pubblica fondata e critica. Per queste ragioni, la libertà di stampa e di esprimere liberamente le proprie opinioni viene universalmente riconosciuta come uno degli elementi fondanti e indispensabili per lo Stato di diritto e la tutela della democrazia. 
La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 la definisce come: " Libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni, uno dei diritti più preziosi dell’Uomo; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge”.
L’Italia si impegna a rispettare la libertà di stampa sia in virtù del dettato costituzionale che degli obblighi assunti nei confronti dell’Unione europa, di cui è un membro fondatore. Infatti, anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione ne prevede la tutela e riconosce la piena “libertà di espressione e informazione.